Il quattordicenne Siddharta vive con la dolce, vaga e sfuggente mamma Silvia a Roma. Lei non lavora, ma vivacchia di espedienti coltivando relazioni sfuggenti. Suo padre Massimo, dal quale Silvia è separata, è una specie di regista sperimentale che sta facendo un documentario su se stesso. Silvia ha anche convissuto con Roberto da cui ha avuto Domitilla. La ragazzina frugando nella borsa della mamma si punge con una siringa infetta e per Siddharta comincia il dramma.